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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Attenti alla punteggiatura!

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  Dedico questo post a mia figlia, che in famiglia è l’unica a conoscere il greco antico (spero non mi tiri le orecchie troppo forte!). Quando frequentavo le scuole elementari, si imparava a fare le aste, a leggere con la corretta punteggiatura, a comprendere e poi dare un senso a ciò che si leggeva, far di dettato ed imparare la grammatica italiana. Tra gli esempi illustrati nel testo di studio, c’era una scenetta che ritraeva una graziosa signora che stirava, un signore un poco stempiato che leggeva il giornale ed un bambino che giocava seduto per terra ed osservava i genitori. La didascalia riportava: “La mamma stira il babbo, legge”. La frase era barrata in rosso e appresso era riportata la dicitura corretta; “La mamma stira, il babbo legge”. Non penso sia necessario spiegare a lor signori la differenza tra le due frasi. Tra l’altro non intendo arrecare offesa alcuna alla teoria gender che imporrebbe di scrivere “Il genitore 1 stira, il genitore 2 legge” ma che volete, ne...

Il Padre Nostro in aramaico, resiste dopo 2000 anni

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Dopo circa 2000 anni la Chiesa decide di tirare un paio di righe rosse su alcune parole del Padre Nostro, stravolgendo a mio parere il senso ed il significato di ciò che Gesù ha effettivamente detto. Quanto meno, visto che non c'erano i registratori e nemmeno noi presenti, il rispetto per la Parola di Dio avrebbe dovuto lasciare immutate le parole riportate in Matteo 6,9-13 ed esattamente trascritte anche nella Didachè (la dottrina dei 12 Apostoli, documento scritto entro la fine del II secolo d.C.) tranne sui debiti, che in Matteo sono plurali e nella Didachè sono invece riportati al singolare. Mi riferisco in particolare al "non indurci in tentazione", che è molto diverso dal "non abbandonarci alla tentazione" di cui parlerò sicuramente in un altro post. Per ora ci basti la considerazione che Dio NON abbandona alcuno di noi alla tentazione, ma permette (in alcuni casi e non per altro che un cammino di santificazione) che siamo tentati al massimo nella misura i...

Volete l'Ebal o il Garizìm?

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La tradizione giudaica parla di due monti, l’Ebal ed il Garizim indicandoli rispettivamente come il monte delle benedizioni (l'Ebal) e il monte delle maledizioni (il Garizim). Uno dei motivi per cui i Samaritani non fossero tanto ben visti dai Giudei (diciamo pure che li consideravano razza impura), sarebbe proprio la scelta del monte su cui essi avrebbero costruito il loro Tempio ad Adonai: il Garizim, il monte cioè secondo i quali la sopracitata tradizione riteneva fossero state lanciate le maledizioni! Ma è proprio così? Vediamo... Deuteronomio 11,29 : quando il Signore, tuo Dio, ti avrà introdotto nella terra in cui stai per entrare per prenderne possesso, tu porrai la benedizione sul monte Garizim e la maledizione sul monte Ebal . Deuteronomio 27,12-14 : 11 In quello stesso giorno Mosè diede quest'ordine al popolo: 12 Ecco quelli che, una volta attraversato il Giordano staranno sul monte Garizim per benedire il popolo: Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Giuseppe ...

Chi dite che io sia?

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 "Tu, non sei nessuno!" Infatti: io sono qualcuno. Quindi è giusto che mi presenti: sono uno come tanti, con una fede cristiano-cattolica a volte fondamentalista e a volte tiepida. E poiché fede e ragione non sono contrapposte, ma l'una è cieca e l'altra è zoppa senza la sua complementare, mi piace ragionare su quel che leggo e quello che gli altri dicono di una certa cosa, non solo in materia di fede ovviamente. Se poi il Magistero della mia Chiesa mi dà la spiegazione univoca (non 100 bocche e 100 verità) su un punto ambiguo, la analizzo, la studio, ne cerco i riscontri ed i presupposti e se non mi hanno convinto alla fine accetto la spiegazione ' obtorto collo '. D'altronde " dura lex, sed lex " vale in molteplici campi, anche in quelli  religiosi. Ciò che a volte infatti dimentichiamo è che non possiamo comprendere appieno il Mistero di Dio (nemmeno il Magistero della Chiesa può dire di sapere tutto), questo è pacifico, ma possiamo certamente...

IL CRISTIANESIMO, È LA RELIGIONE INVENTATA DA SAN PAOLO?

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  IL CRISTIANESIMO, È LA RELIGIONE INVENTATA DA SAN PAOLO? Ho letto che secondo alcuni la dottrina del cristianesimo sarebbe stata “inventata” da San Paolo e non corrisponderebbe a quelli che furono gli insegnamenti di Yeshua/Jesus/Gesù. Questo enunciato, cavalcato senza poter essere confortato da alcuna prova, è divenuto popolare specialmente in quegli ambienti particolarmente ufologici, dove qualsiasi evento legato alle divinità sarebbe in realtà palesemente dovuto ad intelligenze aliene, le quali erano così intelligenti, ma così intelligenti ed evolute, dal pretendere di far evolvere il cervello di esseri poco più avanzati delle scimmie (con tutto il rispetto per quest’ultime) con innesti stessi del loro DNA (lasciamo perdere conteggi di cromosomi e quant’altro di dissimile tra le specie) e aspettare, con pazienza, che la nuova specie fosse in grado di comprenderli, obbedire e lavorare per loro (ovviamente dopo qualche ‘decina’ di aborti spontanei dovuti a rigetti vari). Poi...

La regola per eccellenza e la regola d'oro

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 Come dovremmo sapere, Gesù disse: « Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti ».   (Mt 7,12 o più in breve Lc 6,31). Sicuramente questa è la regola per eccellenza . Ma vi sono molti che non si accontentano, come ad esempio 'il giovane ricco' il quale volendo entrare più in dettaglio per conoscere (vedremo poi non nel seguire) il criterio per l'agire etico che gli garantirebbe la vita eterna, pone al Maestro una chiara domanda (ed altrettanto chiara, vedremo, giunge la risposta). Ecco quindi che in alcune catechesi, viene spiegata la regola d'oro  (nel caso che quella per eccellenza non bastasse) citando il passo di Matteo 19 o Marco 10 (negli episodi riportati da entrambi gli autori sacri, preferisco personalmente Marco, in quanto il Vangelo secondo Matteo, nella stesura 'finale' che conosciamo, ha una chiara dipendenza dal Vangelo secondo Marco. Tale dipendenza, tra l'altro, non rende...

Anania e Saffira; Nadab e Abiu

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Anania e Saffira   Un episodio che fa riflettere è sicuramente ciò che avviene in Atti degli Apostoli 5,1-11. Nella comunità di Pietro e degli Apostoli, tutti mettevano in comune ciò che avevano affinché il sostentamento non mancasse a nessuno. Anania e Saffira sono marito e moglie che in sostanza vendono un loro possedimento ma, anziché condividere l’intero ricavato, ne trattengono una cospicua parte e Anania porta a Pietro solo la “piccola” parte che intende condividere. Sgridato da Pietro, Anania muore. Stessa sorte per la moglie, giunta poco dopo al cospetto di Pietro. Ora, qui non si vuole discutere sul fatto in se e come vada interpretato, sulla gravità, sul possibile peccato contro lo Spirito Santo (imperdonabile quindi), sul motivo della morte, se fu una punizione, un rimorso...No. Ciò che si chiede sarebbe un'unica interpretazione in linea col Magistero della Chiesa (che purtroppo io personalmente non conosco per tale frangente e se qualcuno volesse illuminarmi in merito...

YHWH si presenta ad Abramo

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 Come si presenta YWHW ad Abramo? Molto probabilmente se Dio si presentasse a noi nel suo massimo fulgore, ci potrebbe venire un colpo apoplettico mentre se ci vedessimo comparire davanti Morgan Freeman (impersonificante Dio nel film "Una settimana da Dio") che ci dice di essere Dio, beh forse ci farebbe meno impressione e lo guarderemmo con un sorriso anche se un poco stupiti e forse inizialmente increduli. Le categorie "divine" che aveva Abramo certamente erano più quelle di un nomade, di un pastore (e lo dico col massimo rispetto) abituato sicuramente più a divinità tipo i Baal Siro-Cananei (divinità che risiedevano materialmente nell'oggetto, ad es. Baal del tuono, Baal del grano e via dicendo) e se ne stavano buone buone e zitte zitte per la maggior parte del tempo. Quindi abitando nelle steppe come nomadi e nei pressi delle montagne, una eventuale comparsa di una divinità sarebbe stata meglio compresa ed identificata con il luogo dell'apparizione (non ...

Mar Rosso ?

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Che il percorso degli Ebrei in fuga dall’Egitto fosse più assurdo da Sud (suggerito dallo stesso YHWH) rispetto al Nord-est, che consentiva un notevole risparmio di tragitto verso la Terra Promessa, non è oggetto qui di disquisizione. Neppure se Sud significasse Sinai/Oreb ed Est implicasse invece Har Karkom come montagna, nemmeno questo è oggetto di analisi. In codesto post, ci chiediamo semplicemente: dov’è che nella Bibbia si parla di Mar Rosso? E tutti i bravi scolari alzeranno la mano dicendo “Io lo so, io lo so!”.  Benissimo, mie giovani promesse di futuri esegeti: che mi rispondete?  “Nell’Esodo!” Uhm... leggiamo insieme. Dalla Bibbia di Gerusalemme, edizione per lo studio, Esodo cap. 13 versetto 18 (Es. 13,18): Dio fece deviare il popolo per la strada del deserto verso il Mar Rosso . (...) E ora vediamo invece lo stesso passo nel Testo Masoretico, preso da “Il libro dell’Esodo”, testo ebraico e traduzione interlineare italiana (della EDB – Edizioni Dehoniane Bologn...

Quale Bibbia?

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Ho diverse edizioni ma utilizzo più che altro la Bibbia di Gerusalemme edizione per lo studio  e gli interlineari dell'Antico Testamento (il tutto della EDB, Edizioni Dehoniane Bologna) e in aggiunta la Sinossi Quadriforme dei quattro Vangeli (greco-italiano) di Angelico Poppi. Per una consultazione immediata e digitale va benissimo il sito Web "laparola. net" che offre gratuitamente possibilità di studio sinottico, di raffronto tra versioni diverse della Bibbia e molto altro.  Ovviamente quando cercate qualcosa, non accontentatevi della prima fonte trovata (soprattutto se finite in codesto Blog!). Bene, e ora che aspettate? Aprite la Bibbia, leggete, meditate e il Santo vero mai non tradite! (mi perdoni l'Alessandro).

Il Blog si presenta

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Perché un Blog per parlare di Bibbia?  Proprio perché non se ne parla abbastanza. Da che punto di vista ne parliamo? Da tutti i punti di vista, naturalmente. Innanzitutto è un insieme di libri che appartengono alla religione di diverse confessioni, per lo più cristiane e poi, almeno per quanto riguarda l'Antico Testamento,  la sua origine e gran parte dei testi originali sono scritti in Ebraico. Pertanto all'Ebraismo dobbiamo il massimo rispetto, sia in quanto depositario e ricevitore diretto della Legge da parte di Adonai (primo segno di rispetto è il non nominare il Suo nome invano) che per il fatto che Yeshua (Gesù) era un Ebreo praticante. Ed ora, gli amici Ebrei (ed anche Samaritani, ovviamente: qui tutti sono i benvenuti) mi perdonino ma da qui in avanti non useremo Adonai o HaShem o qualsiasi altro epiteto per indicare il nome del Signore, ma i sostantivi che potranno essere usati, a seconda del contesto, potranno essere Dio, Elohim, El Shadday,  El Elyon, El, YHWH...