La Chiesa può perdonare tutti i peccati? Ma proprio tutti?

 Il CCC (Catechismo della Chiesa Cattolica) al #982 cita: 
Non c’è nessuna colpa, per grave che sia, che non possa essere perdonata dalla santa Chiesa. «Non si può ammettere che ci sia un uomo, per quanto infame e scellerato, che non possa avere con il pentimento la certezza del perdono». Cristo, che è morto per tutti gli uomini, vuole che, nella sua Chiesa, le porte del perdono siano sempre aperte a chiunque si allontana dal peccato.

Nel Vangelo secondo Marco, cap. 3 versetti 28-29 leggiamo ciò che dice Gesù:

28 "In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; 29 ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna".

La domanda è: c'è contraddizione tra quanto dice Gesù e quanto dice il Magistero della Chiesa?

Leggendo e interpretando alla lettera le due 'sentenze' è innegabile che la risposta sia "Sì, vi è una palese contraddizione"

Tra l'altro, poiché Gesù ha anche detto a Pietro:

"...tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto

ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli” (Matteo

16,19)

sembrerebbe sia stata lasciata una sorta di umano arbitrio al Sacerdote o al Vescovo (compreso il Papa, Vescovo di Roma ovviamente e successori di Pietro e degli Apostoli) nel perdonare o meno qualcosa a qualcuno (ed ovviamente nel nome di Dio, in quanto non sono ne il Sacerdote ne il Vescovo a perdonare, ma è Nostro Signore).

Torniamo comunque al tema del post. Vediamo intanto, per completezza, quali sono i sei peccati contro lo Spirito Santo:
  1. l’impugnazione della verità conosciuta 
  2. l’invidia della grazia altrui
  3. la disperazione della salvezza 
  4. la presunzione di salvarsi senza merito
  5. l’ostinazione nel peccato 
  6. l’impenitenza finale
Ora, non vorrei entrare nella trattazione di ciascun singolo peccato, anche perché sul quinto, "l'ostinazione nel peccato", potrei mettere in seria difficoltà quelli che spiegano forse troppo semplicisticamente, che peccare contro lo Spirito Santo sia "solo" negare le opere di Dio, attribuendole al demonio. Ma codesto è altro argomento. Procediamo.

Siamo rimasti con la mia 'affermazione' appesa: "Sì, vi è una palese contraddizione"
Provo a prendere una possibile spiegazione da https://www.laparola.net/brani/brani.php?b=730

Ehi, sento qualcuno che già dice: ma sei andato a prendere una spiegazione da un sito della Chiesa Evangelica... Beh, sono cristiani anch'essi, perdindirindina! Proprio oggi che parliamo tanto di Chiesa unica, della grazia dello Spirito Santo che opera anche in maniera non sacramentale in tutti gli uomini appartenenti a qualsivoglia confessione religiosa (atei compresi) perché Dio salva tutti (il sacrificio di Gesù è per tutti gli uomini, non solo per le pecorelle smarrite della casa di Israele), facciamo gli schizzinosi nei riguardi di altri Cristiani? Per piacere... E poi, ben venga: per stimolare il dialogo io prendo codesta spiegazione: voi mi darete la vostra, che più vi ha convinto e mi farete sapere (se vorrete).
Bene, vediamo cosa dice fratello Richard Wilson:

Per capire la natura della bestemmia contro lo Spirito Santo, dobbiamo invece riflettere sui molti brani che dicono che Dio perdona tutto quello di cui ci ravvediamo, per esempio 1Gv 1:7-9: il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato (perché ha un valore più grande della punizione di qualsiasi peccato) e se confessiamo qualsiasi peccato, Dio ci perdona quel peccato. L'implicazione è che la bestemmia contro lo Spirito Santo non può essere perdonata perché è impossibile confessarla e pentirsene. Infatti, una delle funzioni dello Spirito Santo è di portarci al ravvedimento convincendoci del peccato (Gv 16:8). Se attribuiamo l'opera dello Spirito Santo ai demoni (che è quello che suscitò questa affermazione sulla bestemmia contro lo Spirito Santo secondo il racconto di Mt 12:24,28), non ci convince e non ci ravvediamo. Se chiamiamo il bene male, che speranza abbiamo di pensare di aver fatto male? Ciò spiega perché la bestemmia contro il Padre o contro il Figlio è perdonabile: possiamo accettare comunque la testimonianza in noi dello Spirito Santo al Padre e al Figlio, e ravvederci per essere perdonati.

Questa spiegazione rassicura quelli che sono preoccupati per avere commesso il peccato imperdonabile. Se pensano di averlo commesso, non l'hanno commesso! Perché il desiderio di ricevere il perdono è in sé un segno di accettare l'opera dello Spirito Santo nella propria vita, di essere convinto del peccato. Si può andare a Dio quindi con piena fiducia che se confessiamo i nostri peccati, lui è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.


Ora, con tutto il profondo rispetto per fratello Richard, provo, partendo dalla sua conclusione e risalendo sino al CCC (passando per Mc 3,28-29) a sintetizzare i concetti che leggo, con la speranza che qualcuno mi dica che non ho capito nulla (altrimenti, sarebbe grave):

1) "Questa spiegazione rassicura quelli che sono preoccupati per avere commesso il peccato imperdonabile. Se pensano di averlo commesso, non l'hanno commesso!" Domando: se io invece non penso di averlo commesso, l'ho commesso? Dunque io non essendo preoccupato di averlo commesso devo considerarmi in pericolo? Nella prossima confessione, dovrò dire "Padre (il Sacerdote, ndr) poiché non penso di aver commesso un peccato contro lo Spirito Santo, certamente allora l'ho commesso. Non so quale dei sei, perché non avendo sentore di averlo commesso, so soltanto che l'ho commesso, ma non so bene quale sia. Chiedo perdono!".

2) "L'implicazione è che la bestemmia contro lo Spirito Santo non può essere perdonata perché è impossibile confessarla e pentirsene." E no, caro fratello Richard, forse nel fare l'esamino di coscienza prima della confessione, così come si ripassano i 10 comandamenti, sarebbe opportuno (senza 'forse') ripassarsi anche i sei peccati contro lo Spirito Santo, in maniera tale che sia quanto meno fugato ogni 'ragionevole dubbio' di aver coltivato nel segreto del nostro cuore qualche pensiero affine ad uno dei sei.

3) Mt 16,19. Mi rimane la certezza che ciò che non viene sciolto in terra, NON verrà sciolto nemmeno in Cielo.

4) Mc 3,28-29. Mi rimane la certezza che il peccato contro lo Spirito Santo NON sarà perdonato. Se qualcuno volesse filosofare su questo punto, potrebbe eventualmente chiedersi: Gesù intende che qui sulla terra se ne siano accorti e non abbiano sciolto e quindi non si scioglie nemmanco in Cielo, oppure che qui sulla terra non se ne siano accorti, ma lassù sì e quindi cambiano il giudizio di quaggiù?

5) Relativamente al punto del CCC citato (#982), sono contento di non essere Sacerdote. In caso si presenti un peccatore che confessi uno dei sei peccati contro lo Spirito Santo, come mi dovrei comportare? Sciogliere o non sciogliere? Questo è il dilemma!

Serena Pasqua!



Commenti

  1. Risposte
    1. Grazie. in effetti è bene conoscere le carte che si hanno in mano, se ci si vuol giocare la vita eterna...

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    2. Grazie. in effetti è bene conoscere le carte che si hanno in mano, se ci si vuol giocare la vita eterna...

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