Gesù ha dichiarato puri tutti i cibi?

 ...oppure la Chiesa primitiva, desiderosa di fare proseliti tra i pagani, abbatteva via via barriere invalicabili della dottrina giudaica? (pensiamo ad es. anche alla circoncisione, abolita da Paolo).

Leggiamo il seguente passo di Marco sul tema: Mc 7, 14-19 (trad. "Nuovo Testamento interlineare" greco-italiano-latino della S. Paolo - 1999 II ed.):

14 E avendo convocato di nuovo la folla diceva a loro: Ascoltate me tutti e comprendete: 15 niente (c')è da fuori dell'uomo entrante in lui che possa rendere impuro lui, ma le da l'uomo cose uscenti sono le rendenti impuro l'uomo. [16](*) 17 E quando entrò in casa (lontano) da la folla, interrogarono lui i discepoli di lui sulla parabola. 18 E dice a loro: Così anche voi ottusi siete? Non capite che ogni cosa la da fuori entrante in l'uomo non può rendere lui impuro 19 perché non entra in di lui in il cuore ma in il ventre, e in la latrina và, - (era così) dichiarante puri tutti i cibi?

Osserviamo intanto:

  • che la frase sopra evidenziata in grassetto e sottolineata,  nelle traduzioni della già citata S. Paolo e in quelle del Poppi, Ricciotti, Tintori contiene il "?" mentre nelle trad. CEI, Nuova Riveduta, Nuova Diodati e altre è omesso - dando così ancor più per certa l'affermazione di Marco;
  • che la frase sopra evidenziata in grassetto e sottolineata,  è omessa in Matteo (Mt 15, 10-17 che riprende il passo da Marco);
  • l'intero passo non è riportato da Luca.
Ci domandiamo quindi se sia possibile che Matteo, pur in possesso della pericope di Marco, abbia omesso volutamente la frase ritenendo improbabile che un ebreo come Gesù (Yeshua) potesse fare una affermazione del genere, in quanto come Egli stesso afferma (Mt 5,17):

17 Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.

Ma andiamo avanti, per arrivare al nocciolo dell'argomento.

Prendiamo il racconto del sogno di Pietro in At 10, 9-17 (ci accontentiamo della trad. CEI 1974):

9 Il giorno dopo, mentre essi erano per via e si avvicinavano alla città, Pietro salì verso mezzogiorno sulla terrazza a pregare. 10 Gli venne fame e voleva prendere cibo. Ma mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi. 11 Vide il cielo aperto e un oggetto che discendeva come una tovaglia grande, calata a terra per i quattro capi. 12 In essa c'era ogni sorta di quadrupedi e rettili della terra e uccelli del cielo. 13 Allora risuonò una voce che gli diceva: «Alzati, Pietro, uccidi e mangia!». 14 Ma Pietro rispose: «No davvero, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla di profano e di immondo». 15 E la voce di nuovo a lui: «Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo più profano». 16 Questo accadde per tre volte; poi d'un tratto quell'oggetto fu risollevato al cielo. 17 Mentre Pietro si domandava perplesso tra sé e sé che cosa significasse ciò che aveva visto, gli uomini inviati da Cornelio, dopo aver domandato della casa di Simone, si fermarono all'ingresso.

Come mai Pietro è perplesso mentre invece, se l'affermazione che Marco mette in bocca a Gesù fosse effettivamente attribuibile a Lui e non alla Chiesa primitiva, Pietro avrebbe dovuto semplicemente pensare "Non c'è problema: già il Maestro me l'aveva spiegato" ?

Come dice il Manzoni: "Sentire, meditare.... il Santo vero mai non tradire!" .... soprattutto se il Santo in questione è Gesù: Via, Verità e Vita!


(*) "se uno ha orecchi per udire, oda" è omesso dai codici più antichi (Vaticanus 325 d.C., Sinaiticus 330-350 d.C.), mentre invece è presente in codici più recenti (Alessandrinus 550 d.C., Tbilisi IX sec. d.C.)




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