Che cosa succede se con criteri umani di logica, matematica, fisica, metafisica, filosofia cerchiamo di ragionare su DIO? Che forse, con tutto il rispetto, dobbiamo farci umilmente da parte e lasciar parlare la Teologia la quale, in ultima ratio, si ferma anch’essa, coerentemente, davanti ad alcune ‘pietre miliari’ dichiarando con devozione: “Mistero di Dio”. Vediamo 3 di queste pietre miliari. Prima pietra: l’infinito . Se immaginiamo un foglio bianco enorme, senza limiti ne confini in tutte le direzioni e dimensioni, abbiamo un’idea (vaga) di infinito. Ora, per semplicità, ragioniamo solo su un foglio nel piano bidimensionale e immaginiamo di poter tracciare una retta (che è infinita) che divida il foglio (infinito) in due parti le quali sarebbero anch’esse infinite anche se matematicamente parlando, di un infinito di grado inferiore (ma sempre infinito). (Ai matematici, tra i quali ahimè rientro, piace limitare l’illimitabile, per poi dichiarare che rimane comunque sempre illimi...