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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

(4 di 4) Il tema del riconoscimento: il lacrimare di Gesù

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     Dio ama l’uomo e un giorno lo risorge; il Figlio d’Uomo piange angosciato, non teme se qualcuno se ne accorge che Lazzaro sì tanto avean amato.      Ma ciò fu necessario, che risorga, per render Gloria al Padre ch’è nei Cieli l’ossequio alla vita gli si porga strappando dalla morte tutti i veli. (I versi sono coperti da diritto d'autore del presente blog). Quadro di: Caravaggio, “Resurrezione di Lazzaro”, (1609). Museo Regionale, Messina.

(3 di 4) Il tema del riconoscimento: il pianto di Ulisse

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       Or canta, grande vate di Meleto: il pianto di sì grande eroe bello il gesto di colui che mai fu cheto, nascose il pianto con il suo mantello.      Colui che Dante mise ne lo inferno ché spinse navi oltre canoscenza, vision di Dio privando per lo eterno fuorviando ciò che fosse la sua essenza.      Nasconde l’Odisseo il volto fiero non far veder volea quel suo pianto: eroe di guerra mai fu più sincero Alcinoo solo sa, che gli sta accanto. (I versi sono coperti da diritto d'autore del presente blog). Quadro di: Francesco Hayez, “Ulisse alla corte di Alcinoo”, (1814-1815).  Museo Nazionale di Capodimonte, Napoli.

(2 di 4) Il tema del riconoscimento: le tre Marie

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       Le tre Marie che stan sotto la croce : sequela Christi mai fu più totale or provan infinita pena atroce per chi tra poco in gloria al Padre sale.      Ma prima l’una deve scomparire, lasciar la veste ad altri, dell’amato: si prendon cura pria che lui morire l’un l’altro come lui ha sentenziato. (I versi sono coperti da diritto d'autore del presente blog). Quadro di: Aurelio e Giovan Pietro Luini, “Maria ai piedi della croce” (1565). Particolare.  Chiesa di S. Maurizio al Monastero Maggiore, Milano.

(1 di 4) Il tema del riconoscimento: La cena in Emmaus (Rembrandt, 1628. Musée Jacquemart-André, Parigi)

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(Sulla strada per Emmaus)          Or ecco, miei Maestri, in gran silenzio mi accingo a tal percorso che trascende, con vago senso di timor d’ignoto che un brivido nel cor rapido scende.      Or dimmi Stagirita, sono attento: vision certo fu assai profetica, ciò che scrivesti al riconoscimento nell’opra tua chiamata Poetica. (Il quadro di Rembrandt )      Or dimmi presto, su, prodigo artista del quadro di salvezza che hai dipinto: rinova in me la fede c’ho già vista, volgendo il capo a ciò che sembra estinto. (Il discepolo che ha già riconosciuto)      Sedea egli alla tavola felice che presto avrà sconfitto quell’inedia, ma ecco che s’inchina e nulla dice: riman per terra ormai la nuda sedia. (Il discepolo che riconosce)      Giacché la luce venne sul suo volto curvossi per fuggire spaventato ma il panico gli disse «Fermo, stolto: quel pane della vita, ti ha salvato!».       ...

La mente pura

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  Leggiamo cosa dice Gesù in Mt 18,3-4: 3 «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4 Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. ed analizziamo, in particolare, il versetto 3 (di cui il 4 è una conseguenza): In verità vi dico:         Gesù è la Verità. In tutti i casi il discorso inizia con il classico modo di dire di allora, in quei luoghi. Certamente possiamo interpretare che Lui parlerà con sincerità dell'argomento che sta trattando. se non vi convertirete     a cosa si devono convertire gli interlocutori/ascoltatori? Non sono essi già scribi, farisei, sadducei, dunque ottimi conoscitori della Legge di cui è depositario Israel, il popolo eletto, il quale seguendo tale legge sarà salvato? Da ciò che dice Gesù sembra che non sia un lasciapassare sufficiente per entrare nel Regno dei Cieli...E se si fosse rivolto ad un musulman...